Salute & Benessere, dott. Iovino: “Chirurgia refrattiva, una possibilità per i miopi e non solo”

Tecniche chirurgiche per correggere i difetti della vista. Con l’oculista dott. Gaetano Iovino, per una nuova puntata di Salute & Benessere, abbiamo affrontato l’argomento “Chirurgia refrattiva”.

Dottore, che cos’è la chirurgia refrattiva?

“La chirurgia refrattiva è una modalità chirurgica che si occupa di modificare la struttura della cornea e, dunque, i parametri refrattivi di un occhio. La chirurgia refrattiva parte dal 1960 con la prima tecnica, la cheratotomia radiale. Successivamente, questa modalità fu bandita poichè si notò che portava dei danni alla parte posteriore della cornea. Furono introdotte, dunque, nuove tecniche con il laser, strumentazione capace di sfruttare un fascio di luce modificando o alterando quelli che sono i poteri refrattivi di un occhio”.

 

La cheratectomia fotorefrattiva o PRK è stata la prima procedura ad utilizzare il laser ad eccimeri per trattare gli errori di rifrazione. Parliamo di altre tecniche…

“Una tecnica altrettanto utilizzata è la Lasek. La cheratomileusi laser epiteliale (LASEK, LASer Epithelial Keratomileusis) è una procedura simile alla PRK, ma comporta l’uso di alcool per rimuovere l’epitelio corneale. Un laser viene poi utilizzato per modificare la forma della cornea. Dopo alcuni giorni, lo strato superficiale di cellule asportate ricresce naturalmente. Altra tecnica più moderna in termini di chirurgia refrattiva, è la Femtolasik, tecnica totalmente indolore capace di garantire risultati immediati. Corregge qualsiasi grado di miopia e grazie alla continua evoluzione tecnologica è anche efficace nella correzione dell’astigmatismo. Ancora c’è la Lasik ed epi lasik”.

 

Screening prima di sottoporre il paziente all’intervento…

“Per sottoporre il paziente all’intervento è importante non riscontrare problematiche – dal punto di vista oculare – a livello del film lacrimale, della cicatrice corneale o presenza di collagenopatie”.

 

Potrebbero sorgere delle complicazioni a seguito di un intervento?

“Assolutamente sì. Come per tutte le chirurgie potrebbero sorgere delle complicanze, soprattutto per la PRK e parliamo di opacità molto fastidiose che a lungo andare provocano alterazioni in termini aberrometriche, cioè la luce non passa più dritta ma distorta. Questo resta l’unico aspetto da valutare in termini di chirurgia refrattiva”.

 

In conclusione, lo scopo della chirurgia refrattiva è quello di ridurre o addirittura eliminare l’uso degli occhiali o delle lenti a contatto…

“La chirurgia refrattiva nasce come necessità del paziente di non voler più utilizzare le lenti. Il candidato migliore è il miope, esausto dal punto di vista dei tessuti con le lenti a contatto”.