Salute & Benessere, dott. Galasso: tutte le informazioni sull’implantologia dentale

Per la rubrica “Salute & Benessere di Anna Vecchione”, a cura del direttore di Irpiniatimes, questa settimana è stato intervistato il dott. Gianfranco Galasso, odontoiatra e relatore Isomed dal 2011. Con il dott. Galasso, che opera alla Clinica Santa Rita di Atripalda, alla Clinica Villa Bianca e alla Clinica Sanatrix di Napoli, è stato approfondito l’argomento “implantologia dentale”.

 

Che cos’è l’implantologia dentale?

“L’implantologia dentale è la sostituzione di uno o più elementi dentari mediante l’utilizzo di impianti in titanio, quindi non è null’altro che la sostituzione di un elemento che manca”.

 

Cos’è un impianto?

“L’impianto ha la funzione di andare a sostituire la radice dentaria di un elemento. Ciò significa che invece di creare il vecchio ponte quando manca un elemento, si va ad inserire questo perno nell’osso su questa finta radice – che è un impianto – e quindi si effettua la capsula in oro ceramica o in altri materiali”.

 

L’implantologia dentale richiede una situazione clinica specifica?

“Sicuramente, la presenza di osso è prioritaria. Se la materia prima c’è, è chiaro che poi ci sono delle condizioni cliniche che vanno a favorire l’inserimento di un impianto”.

 

Una volta inserito l’impianto, in quanto tempo l’osso aderisce?

“Dipende dal tipo di osso, dalla sua consistenza e dalla sua densità. Andiamo prima di tutto a valutare se effettuare un carico immediato o differito. Se si tratta di un carico differito – per un carico in mandibola, quindi in un osso inferiore che è più compatto – l’impianto si osteointegra in circa 90 giorni; per un osso mascellare superiore bisogna attendere fino a 5 mesi perché l’osso è più trabecolare”.

 

Esiste un’età per l’implantologia dentale?

“Dai 18 anni in poi tutti possono sottoporsi ad implantologia dentale. Si figuri che qualche anno fa ho inserito degli impianti ad una paziente 87enne ed oggi la signora ha un’implantologia perfettamente effettuata a carico immediato. E non è da tutti”.

 

Vantaggi e svantaggi dell’implantologia dentale…

“I vantaggi dell’implantologia dentale sono notevoli. In primis, c’è la possibilità di evitare l’eliminazione di elementi dentari integri e, quindi, sani. Altro vantaggio è evitare l’utilizzo delle protesi mobili anche se igienicamente possono essere rimosse e pulite con più facilità. Tra gli svantaggi notiamo che funzionalità ed estetica non sempre vanno di pari passo. Mi spiego. Se l’osso è più vestibolare, vado ad inserire l’impianto dove ho più consistenza e in questi casi non si può sempre riuscire ad avere un’estetica finale perfettamente simmetrica”.

 

Quali sono le patologie che rappresentano fattori di rischio per il successo della terapia implantare?

“L’insulino-dipendente potrebbe correre forti rischi. Altro pericolo può correrlo chi ha sostenuto o sostiene terapia oncologica, o chi, ancora, ha problemi ossei come un’osteoporosi seria con una lenta e difficoltosa calcificazione. Poi ci sono delle concause che tendono a compromettere il quadro generale della riuscita dell’implantologia dentale come il fumo e l’igiene. Due componenti che potrebbero, in alcuni casi, predisporre il paziente alla perimplantite”.

 

Per l’inserimento dell’impianto si utilizza anestesia sempre e solo locale?

“Si utilizza anestesia locale, tuttavia c’è qualche paziente che ha forti problemi di ansia e si lascia anestetizzare totalmente. Mi è capitato poche volte a dire il vero. L’intervento avviene in una struttura sanitaria”.

 

Il dolore post operatorio…

“Il dolore dura un paio di ore dopo l’intervento. L’utilizzo di un antidolorifico consente di controllarlo e gestirlo senza problemi. Si tratta, tuttavia, di un vero e proprio intervento chirurgico, quindi, va seguita una terapia antibiotica ed eventualmente cortisonica”.

 

Concludiamo l’intervista parlando del costo dell’impianto…

“Il prezzo di mercato oscilla dai mille ai millecinquecento euro ad impianto. Nelle cliniche in cui mi appoggio vengono applicati dei prezzi diversi rispetto al singolo professionista. Non cambia la qualità dell’impianto che è sempre in titanio. Il prezzo differisce in funzione della quantità”.