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Nasce “Contropiede”, la nuova rubrica curata ed ideata dalla redazione di Irpiniatimes.
Intervisteremo personaggi noti e meno noti del calcio avellinese, con aneddoti, curiosità e pareri sui lupi del presente e del passato.
Primo protagonista dell’appuntamento settimanale, il giornalista de Il Mattino Annibale Discepolo.
L’Avellino cade tra le mura di casa dopo tre vittorie consecutive. Un ko che fa male, considerando l’errore clamoroso del portiere…
“Un corto circuito va messo in conto. Certo, dopo una striscia così vincente e soprattutto convincente, indubbiamente fa male per eventuali contraccolpi psicologici che potrebbero interessare soprattutto i giovani che in questo gruppo sono tanti, ma proprio su questo aspetto vorrei sottolineare che l’errore di Abibi, che c’è stato ed è sicuramente frutto di una sua valutazione sbagliata, non debba far puntare spietatamente il j’accuse nei confronti del giovane portiere sul quale, mentalmente lavoreranno, sicuramente Ignoffo e Cinelli, sapendo cosa fare. Ovviamente penso che per il gioco delle alternanze e perchè il campionato è lungo, il cambio tra i pali ci può stare, ma non dovrà essere letto come una bocciatura definitiva da parte dello stesso Abibi e dei tifosi”.
Buona la partenza dei biancoverdi, discreto l’equilibrio in campo, ma qualcosa manca…
“Quello che manca effettivamente lo sa Ignoffo che ogni tanto rimarca con molto garbo, ma altrettanta decisione, l’assenza in qualche casella da colmare. Obiettivamente e realisticamente intervenire spetta a Di Somma che ad oggi ha fatto un ottimo lavoro, barcamenandosi tra necessità dettate dal in campo ed esigenze che fanno i conti con le disponibilità finanziarie al momento ingessate dalle note vicende societarie”.
Le impressioni sul nuovo arrivato Charpentier?
“Personalmente lo trovo un elemento interessante e “pronto all’uso”, cosa che ha dimostrato subito all’esordio col Picerno, meno domenica scorsa con il Bisceglie ma va detto che si è trattato di una gara in cui sono state diverse le defezioni intese in termini di metabolismo dei dettami tecnico tattici che Ignoffo professa, impartisce e pretende in campo il giorno della gara. E siccome la prestazione di una squadra si basa sull’equilibrio che la stessa riesce a garantire, se qualcosa è claudicante, come s’è visto ineluttabilmente domenica in tutti i reparti, succede quel che succede che in sintesi, è specchio di carenze in tutti i reparti. Voglio però precisare, solo temporanea, vista la striscia inanellata dell’Avellino fino ad oggi che però dovrà attrezzarsi per il resto del campionato, visto che alla quinta giornata, le avversarie incominciano a conoscerti e, quindi, si attrezzano a riguardo per affrontarti nel migliore dei modi”.
Una batosta che può e deve fare solo bene in vista del match in programma domani con la Virtus Francavilla.
“Spero, ottimisticamente ne sono certo, che s’è trattato di una batosta salutare e questo perchè contrariamente a quanto abitualmente è sostenuto dai più, ritengo che la reazione soprattutto dei giovani, ci sarà perchè, al di là della voglia di riscatto immediato che una prestazione che arriva a settantadue ore dalll’ultima, pergiunta di nuovo in casa, questo resta un grande palcoscenico per la carriera e quindi raddoppia energie e capacità nel metterci la cosiddetta pezza e quindi ricominciare nel miglior modo possibile”.