Commerciante ucciso a martellate, il 24enne nigeriano non risponde al Gip

Si è avvalso della facoltà di non rispondere il giovane nigeriano Robert Omo, 24 anni, che lo scorso 30 luglio ha ucciso a martellate il 56enne di origini cinesi Yuancheng Gao e ferito gravemente Krasimir Petrov Tsankov, 49enne bulgaro.

Affiancato dal suo legale Nicola D’Archi, ha detto di non ricordare nulla di quanto avvenuto due giorni fa. Dunque, per l’avvocato, non era in grado di sostenere un interrogatorio davanti al gip Francesca Spella. Inoltre, secondo quanto riferito dal legale, il nigeriano era in stato confusionale e  “si continuava a chiedere perché fosse in carcere, cosa avesse fatto di grave…”

Si procederà, con ogni probabilità, con una richiesta al pubblico ministero di disporre accertamento clinico psichiatrico poichè pare che il nigeriano avesse già manifestato – negli ultimi tempi – disagi palesi a seguito dei quali aveva anche chiesto aiuto alla Caritas. Il ragazzo era stato ascoltato e visitato da un medico che gli aveva prescritto dei farmaci ma, a causa dei documenti non in regola, non poteva avere la prescrizione.

Omo aveva chiesto anche il rimpatrio ma gli era stato negato a causa dei costi troppo elevati che comportava lo spostamento.

Il nigeriano resterà nel carcere di Bellizzi Irpino fino alla prossima decisione del giudice.

La famiglia della vittima, difesa dall’Avvocato Costantino Sabatino, chiede giustizia. Si attende l’esito dell’autopsia sul corpo del negoziante cinese che sarà, con ogni probabilità, eseguita nella mattinata di giovedì.