Calcio Avellino, Rastelli: “Si torna volentieri nei posti dove si è stati bene. Ho detto ai calciatori l’importanza dello stemma che indossano”

Si presenta alla piazza il nuovo allenatore dell’Avellino Massimo Rastelli, per lui esordio vincente a Francavilla lo scorso sabato. Il mister torna in Irpinia dopo sette anni.

”Si torna volentieri nei posti dove si è stati bene. Mi sono preso un po’ di tempo per riflettere e trovare le giuste motivazioni, ho parlato con il direttore e poi ho trovato l’accordo che mi ha permesso di ritornare qui dove si sono scritte pagine ricche di successi.
Venerdì è stato il primo vero allenamento, ho cercato di evitare di appesantire la testa dei ragazzi e lavorare velocemente sull’aspetto tecnico e tattico. Ho lavorato molto sulle motivazioni, su cosa significa portare lo stemma del Lupo della maglia, cosa rappresenta quella maglia per la gente”

All’orizzonte c’è il Catanzaro, la prima forza del Campionato. “La cosa importante è che tra me e la società c’è la stessa visione, anche io come il presidente sono un sognatore. Abbiamo una settimana per preparare bene la gara, ho visto dei video sul Catanzaro e sappiamo dove andare a lavorare”.
La prevendita di Avellino – Catanzaro sta andando a gonfie vele. L’entusiasmo dopo il blitz di Francavilla sembra essersi riacceso tra i tifosi, supporters presenti in massa all’anti stadio per assistere alla presentazione del mister. Al suo addio, ci furono molte polemiche da parte della piazza che, si sentì tradita.

“Io ho fatto la gavetta, ho lavorato in piazze umili, io ho lasciato Avellino sette anni fa alla fine di un percorso, poi si è aperta un’opportunità importante per la mia carriera. La contestazione dei tifosi era normale per l’amore che avevano nei mie confronti. Per noi i tifosi sono una risorsa, li conosco e ho preso il meglio di questa piazza, anche nei momenti difficili sono stati sempre al nostro fianco”.

Fino a gennaio il mister dovrà gestire un organico preso in corso d’opera.

“Mi interessa valutare l’organico. C’è del buon materiale per cui lavorare. Ho sempre seguito le vicende per l’Avellino per affetto. L’impatto alla nuova stagione non è stato dei migliori.
Conosco l’ambiente e la piazza, mattoncino dopo mattoncino costuiremo il palazzo e tireremo le somme.

I fuori rosa. “Forte è stato reintegrato così come Sbraga e Scognamiglio sono ritornati col gruppo e piano piano cercherò di coinvolgerli, se ci sono le condizioni di buttarli dentro lo farò. Non mi è mai piaciuto lasciare giocatori indietro”.

La società ha parlato di progetto lungimirante col tecnico di Torre del Greco. “Tra me e la società c’è la stessa visione. Il presente però è la gara di Domenica e da sabato abbiamo intrapreso un discorso vincente. Non andiamo in la coi pensieri”.

Lo staff tecnico. “Ci sarà Dario Rossi mio storico secondo che mi segue dalla prima esperienza alla Juve Stabia, c’è Fabio Esposito come preparatore atletico, c’è Marco Cossu da Cagliari, molto bravo a seguirmi fin qui e ritrovo Pietro La Porta e Angelo Pagotto che conosco come professionista. Pietro Bianco poi sarà il mental coach. Aspetto David Dei, spero risolva le sue problematiche, lui farà qualcosa di diverso dal preparatore dei portieri. Apprezzo le sue doti umane (ha posticipato il suo arrivo ad Avellino per assistere il suo cagnolino)”.

Rastelli, dopo sette anni è ritornato più maturo ma sempre con la stessa grinta e voglia di far bene.

“Sono Rastelli di 10 anni fa, affamato e motivato, ho fatto molta esperienza dopo la parentesi irpina, ho avuto collaboratori che mi hanno completato, ho imparato tanto anche dai calciatori che ho allenato. Dieci anni fa ero alle prime armi, ora ritorno con tante aspettative anche dalla gente, l’unica cosa che posso garantire è dedizione totale per l’Avellino”.

Il tecnico nega i contatti avuti in estate. “A giugno non ho avuto contatti, si accosta sempre il nome di Rastelli a quello di Enzo De Vito, ripeto però non ho avuto chiamate”.

Di Gaudio e Kanouté. “Di Gaudio è tornato in gruppo e ha lavorato già da una settimana con la squadra tanto è vero che l’ho inserito a Francavilla, mentre Kanouté è tornato solo ieri in gruppo ma per il Catanzaro dovrebbe esserci”.

Lo slogan che ha segnato l’era Rastelli fu “Il pallone deve scoppiare”, anche per quest’anno sarà il nostro motto, i palloni scoppieranno”.