A Scampia inaugurata sede distaccata della Federico II, Stanco: “La cultura arma per sconfiggere degrado sociale”

Dalla giornata di lunedì , a Scampia dove un tempo sorgeva la “vela H”, uno degli edifici emblema della criminalità organizzata, simbolo dell’abbandono e del degrado, ora quell’area ospita la sede distaccata dell’Università Federico II di Napoli.
L’edificio ha 7 piani, vi è la presenza di un’aula magna da 520 posti e 33 aule pronte ad accogliere circa 2.660 studenti.
La struttura è stata realizzata dal comune di Napoli con un progetto costato 51 milioni di euro, finanziato con fondi comunali e con il fondo di sviluppo e coesione attraverso un accordo quadro firmato con la regione Campania.
La difficile realtà di Scampia fa quindi ingresso nella rete della cultura.
I luoghi della camorra e della criminalità organizzata diventano luoghi di accoglienza, studio, istruzione.
L’università, la cultura, la formazione sono gli strumenti utili e necessari per scongiurare il degrado culturale e sociale, per prosciugare il terreno di coltura delle mafie.
La presenza dell’Università avrà un impatto positivo sia per il quartiere sia per il capoluogo campano.
Un’occasione di riscatto per provare a cambiare quella narrazione secondo la quale Scampia sia per antonomasia il luogo della criminalità.
Ci sono luoghi in cui la bellezza va ricercata, con ostinazione e abnegazione.
A tal proposito bisogna dire che certamente l’inaugurazione di un polo universitario è un momento importante, ma per far sì che non si riveli una “vittoria di Pirro”, è necessario che non sia il punto di arrivo, bensì di partenza per riscattare un territorio e una realtà complessa come quella di Scampia.
Ciò che è accaduto è un importante esempio di rigenerazione territoriale, che sarebbe opportuno ripetere anche in altri quartieri periferici del nostro capoluogo.
Ammainare le “vele “ ed issare la cultura, patrimonio di tutti, perché la conoscenza cambia i destini!
Questo è il bel messaggio che arriva dall’inaugurazione del polo universitario.
La Cultura è l’antidoto contro la criminalità e il degrado.